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Attenzione! Semi di Lino facciamo chiarezza!

Salve a tutti...


Oggi parliamo dei Semi di Lino, un' altra gettonatissima (almeno per vegetariani - vegani) fonte di omega 3 vegetale (ALA ESSENZIALE).


Partiamo da questa citazione presa dall' ottimo articolo:
http://www.scienzavegetariana.it/medici/acidigrassi.html di Brenda Davis, RD
http://www.brendadavisrd.com/articles.php?id=26
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Il Mahatma Gandhi una volta disse "Ovunque i semi di lino divengano un cibo comune tra la gente, lì ci sarà una salute migliore". Sebbene questa affermazione fosse basata sulla semplice osservazione, i dati scientifici avrebbero suggerito che c'era ben più che un seme di verità nelle sue parole. I semi di lino sono una fonte eccezionale di lignani, potenti anticancerogeni e costituiscono la più ricca fonte conosciuta di un acido grasso essenziale della famiglia degli omega-3, l'acido alfa-linolenico.

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A leggere questa affermazione, sembrerebbe che i semi di lino siano la migliore risposta alla carenza di omega3 del regno vegetale... ma ATTENZIONE non è cosi!!!
Pur essendo molto gettonati, i semi di lino presentano alcune importanti CONTROINDICAZIONI!


CONTENUTO IN OMEGA3


Prima di tutto sfatiamo un mito:


I semi di Lino NON sono la maggior fonte conosciuta di omega3 del regno vegetale, se eseguite una ricerca sul web noterete che il contenuto, nell'olio di semi di Lino, in acidi grassi è molto discordante:


OMEGA 3 ALA :  da 45 a 70%
OMEGA 6 AL:      da 12 a 25% 


che quindi, batte i semi di Chia (60 - 65 % di AL, 20% AL) solo nella migliore delle ipotesi.
E considerando, che esistono centinaia di specie diverse della pianta è molto difficile stabilire che la maggioranza degli oli commerciali batta il contenuto in omega3 dei semi di Chia.


GLUCOSIDI CIANOGENI


Inoltre i semi di Lino contengono glucosidi cianogeni, cito da: 

http://www.scienzavegetariana.it/medici/acidigrassi.html
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I semi crudi, ma non l'olio, contengono dei glucosidi cianogeni che sono convertiti nell'organismo in tiocianati. Queste sostanze chimiche possono interferire con l'utilizzo di Iodio da parte della tiroide e aumentare il rischio di gozzo (specialmente se lo Iodio nella dieta è scarso). Si consiglia di limitare il consumo di semi di lino crudi a 3-4 cucchiai al giorno. Il calore inattiva i glucosidi cianogeni e pertanto ci sono meno problemi quando i semi sono usati nella cottura al forno.
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http://www.freshpatents.com/-dt20090716ptan20090181127.php
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An advantage is the seed (Chia, Salvi Hispanica nda) typically contains no cyanogenic glycosides, Vitamin B antagonists or the phytoestrogenic lignans found in Flax seed
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http://www.azchia.com/flax_seed_concerns.htm
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Restrictions on human use of flaxseed as a food are due mainly to the presence of toxic cyanogenic compounds (linamarin, linustatin, and neolinustatin) which yield hydrocyanic acid or prussic acid on enzymatic hydrolysis. In addition flaxseed contains a vitamin B6 antagonist as well as trypsin inhibitors.27,28,29,30,31,32 A lack of dietary B12, and/or folic acid or vitamin B6 results in elevation of plasma homocysteine levels. Increased plasma homocysteine level is an independent risk factor for cardiovascular diseases. 41,42....


...None of the toxic factors found in flax have been found in chia.
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Il problema dei glucosidi cianogeni puo venire meno se si utilizzano semi cotti (ad esempio nel pane) ma così si perdono gran parte degli acidi grassi, oppure utilizzando olio di semi di lino, che non presentano questi composti.
Tra l'altro, sembra che scaldare i semi di lino, non sia salutare e anzi possa creare altre sostanze nocive, in particolare scaldare i semi e non consumarli subito, porta ad un veloce deterioramento degli stessi (irrancidimento).
In generale, quindi sembra sconsigliabile l'assunzione di semi di lino crudi (RAW), a differenza dei semi di Chia, che vedono nell'assunzione a crudo il loro punto di forza.

DIGERIBILITA

I semi di lino crudi interi, oltre al problema dei cianogeni presenta una grande difficoltà di digestione, difatti si consiglia sempre di triturarli.
I semi di chia invece sono naturalmente molto digeribili e non necessitano di essere triturati.
Il gel di chia di per se è assolutamente digeribile.

ANTAGONISTI VITAMINA B

Inoltre i semi di lino presentano il problema degli antagonisti della vitamina B


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Flax has been questioned as a food because it contains a number of factors that interfere with the normal development of humans and animals. The concern about human use of flax is due mainly to the presence of toxic cianoglicosides (limarin), vitamin B6 antagonist factors (Butler, Bailey, and Kennedy, 1965; Stitt, 1988; Center for Alternative Plant and Animal Products, 1995, Vetter, 2000) and other antinutritional factors, including cyanogenic glycosides, trypsin inhibitors, phytic acid, allergens, and goitrogens (Madhusudhan et al., 1986; Bhatty, 1993; Trevino et al., 2000). All flax varieties contain these antinutritional factors. This includes FP967, a genetically modified variety that has a concentration of cyanogenic compounds (linamarin, linustatin, and neolinustatin) no different from traditional varieties (Canadian Food Inspection Agency, 1998).

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Questo problema, è molto ignorato dai più, forse a causa di ancora poche ricerche a riguardo.
Valuteremo questo punto in dettaglio dopo che l' EFSA si sarà espressa in merito.
Sicuramente però i semi di Chia non presentano affatto questo problema.

OSSIDAZIONE-IRRANCIDIMENTO

I semi di lino essendo scarsamente dotati di antiossidanti naturali, si ossidano molto velocemente se tritati (irrancidimento classico dei semi macinati e dell'olio dopo poco tempo ) mentre i semi di Chia, anche a distanza di anni, mantengono inalterate le proprie caratteristiche come l'olio estratto dai semi di Chia che a differenza dell' olio di lino non necessita bottiglie refrigerate, e ha una durata decisamente superiore a quella dei semi di lino.
I semi tritati di Chia, si conservano senza irrancidire anche per un anno in un contenitore chiuso.

Citazione da scienzavegetariana:
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Per aumentare la digeribilità dei semi di lino si può semplicemente frantumarli con un frullatore od un macinacaffè. Essi possono essere acquistati nei negozi di prodotti naturali e in molti grossi negozi di prodotti alimentari. Una volta che i semi di lino sono stati macinati essi irrancidiscono alla svelta e devono essere conservati in frigorifero o nel congelatore.
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Uno dei problemi dell'olio di semi di lino è la difficoltà nella conservazione; questo tipo di olio infatti tende a ossidarsi molto facilmente e il suo consumo deve avvenire entro un mese al massimo da quando la bottiglia viene aperta per la prima volta. Dovrebbe essere conservato in frigorifero, in contenitori chiusi e che, soprattutto, non lascino passare la luce.
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Insomma, ci sono serie evidenze a favore dei semi di Chia! 

AR
ChiaSeedEurope

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